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(Imola BO 1985/1986) Trofeo "CITTA' DI IMOLA"- Gara Nazionale Singola -
05/03/2006
Imola (Bologna) (Emilia Romagna)
Gara Nazionale di Imola della quale presentiamo la scheda statistica per la quale abbiamo sintetizzato una fase di gioco veramente clamorosa che forse ha influito in modo determinante sull'esito finale senza voler togliere nulla alla bravura di Mainardi Danilo, magnifica nuova realtà delle boccette forlivesi. LEONI (Reggio Emilia)
Pallini acquisiti 7 + 1
Punti d'acchito 28
Accosto 17
Tiri indiretti 6
Punti (dall'avversario)0 Totale 61
MAINARDI Danilo (Forlì)
Pallini acquisiti 7
Punti d'acchito 48
Accosto 23
Tiri indiretti 6
Punti (dall'avversario)8 Totale 85
Valutazione tecnica
Basta un'occhiata per rendersi conto della eccezionale media realizzativa sul pallino d'acchito. Già molto alta per Leoni B, è addirittura sbalorditiva per Mainardi: quasi 7 punti ogni pallino!
Quasi inutili i commenti, descriverò solo il tipo di bocciata. Di «braccio», sulla sinistra, tre «passate» normali, quella di Leoni; di «striscio», stretta sulla destra, tre «passate» un po' lunghe, quella di Mainardi Danilo. A questo punto sembrerebbe, quella di Mainardi, una vittoria molto «logica», guardando anche la media dei punti d'accosto, che risulta superiore. Nulla di più fallace, perché in partita, una casualità negativa ha trasformato il parziale da 51-43 per Leoni in 49-51 per Mainardi, nei modi che descriverò, dando carattere di eccezionalità alla partita. Dopo un inizio a spron battuto di Leoni (i primi tre pallini e le relative bocciate gli fruttavano un parziale di 21-0), Mainardi, forse in preda ad uno stato emotivo iniziale, conquistava due pallini consecutivi ed effettuava due bocciate... delle quali la seconda era una fotocopia della prima, entrambe da 10 punti, e passava in vantaggio (21-27). Ma Leoni ribatteva con due filotti (45-29) ed il giovane forlivese, sfruttando due tiri indiretti ed una bocciata da 4 sul pallino riusciva a chiudere la decima frazione in svantaggio di soli 6 punti (49-43). Ed ecco l'undicesima frazione, che il bravo giocatore reggiano non dimenticherà tanto facilmente anche se, alla mia domanda sul perché avesse rischiato quel tiro, mi ha risposto molto onestamente che i «rischi» che aveva preso in precedenza gli avevano permesso di accedere alla finale e che quindi non aveva nulla da recriminare. Bravo Leoni: non molti avrebbero risposto così, oltre che bravo sei anche corretto e sportivo, vivissimi complimenti! Ma continuiamo. Leoni boccia il pallino ma questa volta non realizza. Nel successivo gioco d'accosto il reggiano gioca due bilie stupende e Mainardi esaurisce le proprie senza successo. Il punto resta al Bianco che ha ancora una bilia da giocare: punteggio teorico minimo in suo favore 51-43. Forse il giocatore di Reggio pensa che il suo avversario è troppo pericoloso e preferisce cercare un colpo «gobbo» per aumentare in modo determinante il proprio vantaggio, insomma, come dice il proverbio, vuoi «battere il ferro finché è caldo» e decide di effettuare una bocciata su una bilia molto «alta», per «cercare» il filotto, se non addirittura i 10 punti. La Dea bendata ha però deciso di punire quella che, forse, ha giudicato eccessiva ingordigia e castiga pesantemente l'amico Leoni. Ora, cari amici, la continuazione... sul biliardo Leoni eseguiva il tiro di <> colpendo la biglia in modo sbagliato, non solo Leoni perdeva il punto, ma lasciava a Mainardi Danilo 8 punti di colore.
I commenti, naturalmente, tutti a senso unico, a condannare la «pazzia» del giocatore di Reggio Emilia. Il quale, signorilmente, ha assorbito il colposenza batter ciglio, almeno in apparenza; anzi, ha raccolto le proprie energie ed ha giocato due stupende frazioni (la dodicesima, in cui ha sfiorato gli 8 punti d'accosto, e la tredicesima, alla fine della quale è riuscito a tornare in vantaggio, 61-55). Ma quando, all'inizio della quattordicesima, la «macchina» Mainardi, col pallino, ha realizzato lo «strike» (12 punti!), Leoni è crollato, proprio come un pugile che subisce il K.O., mostrando che, a quel punto, non aveva proprio più nulla da spendere. Un bravo meritatissimo, ai due finalisti, senza dimenticare che hanno eliminato in precedenza gente come Casadei Luca, Grandi Davide, nuovo astro bolognese, Casini ed altri grandi dello stesso calibro!
Una finale molto bella, che ha avuto anche una coreografia degna di un Campionato italiano, nonché un particolare momento di gloria per un arbitro del Comitato di Forlì, il cui nome mi sfugge, e me ne duole (ma lo citerò alla prima occasione), autore di una misurazione con paglietta e forbici che gli è valsa qualche fotografia e un lungo applauso dal pubblico di Imola, attento, appassionato e numerosissimo, come solo da queste parti è dato di vedere.
Il Presidente Rossetti ha premiato ed abbracciato i due finalisti, complimentandosi col direttore di gara, il bravo Augusto Landi, e ringraziando sponsor ed autorità presenti, nonché il presidente del Bocciodromo ASBI.
Il C.R.I.B. (Centro Raccolta Italiana Biliardo)


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